
Un Brand per le Scuole del Friuli
Investire in questo progetto significa guardare al futuro, dotando le scuole di
un’infrastruttura digitale strategica per affrontare le sfide dell’educazione moderna.
Le Scuole del Friuli in Rete
Immagina un sito che connetta tutte le scuole del Friuli, uno spazio digitale in cui istituti, studenti e famiglie possono collaborare, condividere risorse ed eventi, e promuovere progetti innovativi.
Un portale come scuolafriuli.it potrebbe diventare il cuore pulsante dell’educazione in Friuli , favorendo la comunicazione e l’accesso alle opportunità educative.
A completare questa visione, un LOGO distintivo e professionale rappresenterebbe un simbolo di unità e riconoscibilità, capace di rafforzare il senso di appartenenza e di creare una solida identità per l’intero progetto.

Scuolafriuli, una scelta strategica
Scuolafriuli.it rappresenta un’opportunità unica per le scuole della regione di creare una piattaforma digitale condivisa, con numerosi vantaggi:
Centralità e Visibilità
Un dominio specifico come scuolafriuli.it offre una presenza online facilmente riconoscibile e autorevole. Diventerebbe il punto di riferimento per studenti, insegnanti, famiglie e tutti coloro che cercano informazioni sull’istruzione nella regione.
Promozione della Collaborazione
Con un unico portale, le scuole possono condividere risorse didattiche, eventi, progetti interdisciplinari e iniziative culturali, rafforzando la collaborazione tra istituti e favorendo la crescita di una comunità scolastica unita.
Valorizzazione del Territorio
Il Friuli è una regione ricca di tradizioni, cultura e innovazione. Un sito come scuolafriuli.it potrebbe promuovere l’unicità del sistema educativo locale, attirando attenzione a livello nazionale e internazionale.
Efficienza nella Comunicazione
Centralizzare le comunicazioni tramite un unico portale semplifica l’accesso a informazioni essenziali, come bandi, iscrizioni e aggiornamenti sulle attività scolastiche.

L’importanza del Logo per creare un Brand
Il logo è uno degli elementi fondamentali per costruire un BRAND forte e riconoscibile. Si tratta del simbolo visivo che rappresenta l’identità di un’istituzione e che viene utilizzato in tutti gli aspetti della comunicazione, dalla carta intestata ai social media, dai prodotti ai materiali pubblicitari. Un logo ben progettato e immediatamente riconoscibile può creare un forte legame emotivo con il pubblico, contribuendo a trasmettere i valori, la missione e la personalità del brand.
Il logo non è solo un’immagine, ma un mezzo attraverso cui un’istituzione comunica i propri valori e il proprio messaggio. Ogni scelta stilistica, dal tipo di font ai colori, fino alla forma e al design, può trasmettere informazioni importanti. Ad esempio, il colore BLU può evocare stabilità, serietà e fiducia.


#scuolafriuli
Il Logo: descrizione
Il logo di scuolafriuli.it è composto da diversi elementi che richiamano l’identità regionale e l’energia giovanile. La forma principale del logo è costituita dal contorno stilizzato della regione Friuli Venezia-Giulia, che serve da cornice per l’elemento centrale.
L’elemento centrale è una figura stilizzata, attraverso le mattonelle del Tangram, che rappresenta un ragazzo. Questa figura appare in movimento, suggerendo l’idea di un ragazzo che sta correndo, ma potrebbe anche essere interpretata come qualcuno che gioca con un pallone. Il movimento dinamico simboleggia vitalità e attività, elementi spesso associati all’apprendimento e all’energia giovanile.
I tre piccoli cerchi, di colore giallo e blu, rappresentano simbolicamente le tre province del Friuli: Udine, Gorizia e Pordenone.
Il giallo e il blu sono un richiamo ai valori profondi della nostra regione. Il Giallo rappresenta la vitalità, l’energia e l’ottimismo, valori che guidano ogni attività educativa, mentre il Blu, con la sua serenità e professionalità, comunica l’affidabilità e la competenza che i nostri studenti e famiglie possono aspettarsi. Questi colori non solo richiamano la bandiera del Friuli, ma incarnano anche l’impegno della scuola a radicarsi nel territorio, offrendo una formazione che valorizza e promuove la cultura locale, pur abbracciando una visione globale.

#fuarceFriûl
Accanto alla mappa, è presente la scritta “scuolafriuli”, in un blu elegante. La lettera “F” è colorata di giallo e ha una dimensione leggermente più grande rispetto alle altre lettere, creando un contrasto visivo e diventando un simbolo di centralità. Il design complessivo trasmette un senso di coesione regionale, vitalità e dinamismo, in linea con la missione educativa.
#SCUOLAFRIULI
Un hashtag che può essere utilizzato da studenti, insegnanti e genitori per condividere il lavoro svolto e le esperienze legate alle attività scolastiche, per incoraggiare la condivisione di storie personali, foto e video delle scuole della regione, mostrando il proprio impegno verso la formazione e l’educazione e così creare una “community online” per aggiornamenti, suggerimenti e storie legate alle scuole del Friuli.
Le Scuole del Friuli si Raccontano
Un portale per creare una connessione emotiva tra il brand e la comunità, mettendo in risalto le storie e le esperienze di docenti e studenti.
I docenti e gli studenti potrebbero produrre una serie di video brevi per raccontare le storie di successo degli studenti, i progetti innovativi realizzati nelle scuole e le iniziative locali legate all’istruzione.
I video potrebbero focalizzarsi sulla propria scuola o su iniziative regionali per la scuola, utilizzando la bellezza dei paesaggi friulani come sfondo per enfatizzare il legame con il territorio.

Tutto dipenderà dalla capacità di creare un forte legame tra il brand delle scuole e l’identità culturale e sociale del Friuli. Ma per raggiungere un pubblico più ampio e rafforzare l’autenticità del messaggio sarà anche importante considerare di utilizzare materiali realizzati oltre che in italiano anche in lingua friulana.
Il Crudele Giovedì Grasso del 1511
Il Crudele Giovedì Grasso (in friulano la Crudêl Joibe Grasse) fu una significativa rivolta contadina scoppiata il 27 Febbraio 1511 in Friuli, e considerata “la maggiore dell’Italia rinascimentale”.
In questo filmato vi raccontiamo quel crudele Giovedì Grasso in inglese . . .
Glossario
Zamberlani (o Zambarlani): Fazione popolare filoveneziana guidata da Antonio Savorgnan.
Strumieri: Fazione composta dalla nobiltà friulana filoimperiale, guidata dalla famiglia della Torre.
Patria del Friuli: Termine storico per indicare il territorio del Friuli.
Serenissima: Denominazione della Repubblica di Venezia.
Cernide: Milizie armate contadine.
Contadinanza: Organismo rappresentativo dei contadini istituito dal governo veneziano dopo la rivolta.
Feudo: Territorio concesso da un signore a un vassallo in cambio di lealtà e servizi.
Sacro Romano Impero: Entità politica medievale e moderna che governò gran parte dell’Europa centrale.
Filoveneziano: Favorevole al dominio e alle politiche della Repubblica di Venezia.
Filoimperiale: Favorevole al dominio e alle politiche del Sacro Romano Impero.
La Contadinanza: era un organismo composto anche da rappresentanti dei contadini che potevano porre il veto alle proposte del parlamento friulano. Fu creata dal governo veneziano per prevenire future rivolte, concedendo alcune concessioni agli Zamberlani.

La Nostra Storia
Prefazione di Franco Londero (2006)
Siamo lieti di poter presentare questa conferenza sulla storia del Friuli che padre Checo Placereani tenne nell’inverno del 1978 ad Avasinis: erano gli anni del post-terremoto e questi incontri, oltre che a donare e fare cultura, permettevano a tutte le persone, provate da quello che era successo, sradicate dal loro territorio in baraccopoli sparse ovunque, e impegnate nella risocstruzione, di spazzare via alcuni pensieri e alcune preoccupazioni.
Ma la pubblicazione di questo libro non è solo un contributo storico, ma anche un ripensamento sulla filosofia della storia del popolo friulano che dopo secoli, giunto al 2000, vede la propria identità e la propria anima sempre più distrutte.
E poi, ma non ultimo, vuole essere anche un ricordo di Padre Checo, che di quell’anima genuina fu apostolo.
SCIENZE IN FRIULANO
Presentazione di Antonino Morassi
Il Giornale Friulano delle Scienze (GFS) è uno degli obiettivi strategici della Società Friulana di Scienza e Tecnologia (SSTeF). L’organizzazione del GFS in tre sezioni risponde all’esigenza di presentare:
1) Ricerche originali, in friulano e inglese, affinché possano essere lette da tutti gli studiosi di scienze del mondo;
2) Riviste scientifiche (solo in friulano) su temi importanti delle scienze;
3) Recensioni in friulano di libri scientifici.
Tutti sanno bene che per ora la lingua internazionale delle scienze è l’inglese, prima della seconda guerra mondiale era il tedesco. Per gli scienziati non fa molta differenza quale linguaggio si usa per spiegare i risultati di una ricerca, vanno bene tutti i linguaggi. L’importante è avere qualcosa di significativo da raccontare.
Insieme al linguaggio internazionale delle scienze, in ogni nazione gli scienziati usano la propria lingua per parlare nei laboratori e per insegnare ai propri studenti.
Ad esempio in Francia nei laboratori e per l’insegnamento si usa il francese, in Germania si usa il tedesco, in Belgio si usa il fiammingo olandese, in Catalogna si usa il catalano. Molti scienziati friulani hanno quindi pensato che anche qui in Friuli, nei nostri laboratori scientifici, nelle scuole e nelle università, abbiamo tutte le buone ragioni per usare il friulano. Per poter utilizzare il friulano nei laboratori e soprattutto l’insegnamento delle scienze, occorreva una rivista scientifica dove, oltre ai risultati delle ricerche, si cominciasse a introdurre la lingua friulana, come già avviene per il tedesco, il francese, il Lo spagnolo, ecc., le nuove parole che ogni giorno si inventano nelle scienze.
Avere un Giornale della Scienza in friulano è un segnale della vitalità della lingua madre per tanti scienziati e tecnici che vivono, lavorano e soprattutto pensano in friulano. Tutte queste persone sono invitate a dare una mano affinché la Rivista Friulana delle Scienze diventi un punto di riferimento della vita scientifica e della didattica delle scienze in Friuli.
Il direttore scientifico
Antonino Morassi

Arieto (Harry) Bertoia
S. Lorenzo di Arzene (PN)
Scultore e Designer

“Tra ferro ed aria” questo il titolo della mostra dedicata al friulano più conosciuto in America dopo Carnera, Arieto ( Harry ) Bertoia, a trent’anni dalla sua scomparsa. La mostra si è conclusa nel settembre 2008 ed era allestita all’interno della casa natale. Nato a S. Lorenzo di Arzene ( PN ) nel 1915, in una famiglia contadina, ha scoperto ancora ragazzino la sua passione per la lavorazione del metallo divertendosi a fare sculture nel granaio di casa.
Harry Bertoia muore a Barto il 06 Novembre 1978, rivolgendo queste parole alla sorella :
“Ave, pensavo sempre di fare un viaggio con te, ritornare nel nostro paese a S. Lorenzo, girare attorno a quelle belle montagne del nostro Friuli. La bellezza di quei posti mi chiamava e li sognavo sempre. . . “
NANE ZAVAGNO
Borgo Ampiano, Pinzano al Tagliamento (PN)
Artista, Scultore e Architetto
Nel video, la vita artistica di Nane Zavagno raccontata attraverso una conversazione tra due insegananti e un critico d’arte . . .
A Spilimbergo (PN) si trova la mostra permanente di Nane Zavagno, e precisamente in via Val Montanaia 7/B. Occupa una superficie di 450 mq. Per visitare la mostra, è necessario fissare un appuntamento contattando il n° 348 7013 038 o inviando una mail a studio.zavagno
MUSICHE FURLANE FUARTE
Carnicats – Paisàn
Testo in italiano:
Questa cosa è vecchia come una strega / Ma se si infiamma / il fuoco mostra come trovare la via / Come all’Epifania, paesano: la mia strada è tracciata dalla magia
(Dek Ill Ceesa) La terra che ho sotto i piedi / i miei vecchi e i loro confini / e poi a mangiare il radicchio dalla parte delle radici / da quando muoiono i vivi / questa musica è viva / e non ci lascia le penne e nemmeno i calzini / cerchiamo di intenderci / ho capito che la vita è un grande cantiere / e per arrivare in fondo / ci vuole karma, calma e riflessione / con qualche soldo in più / nelle tasche per poter partire
(Doro Gjat) E quando ho visto che il sole ogni sera si nascondeva / volevo solo inseguirlo e vedere lì cosa c’era / il dilemma della provincia finisce dove comincia / la gente che più critichi è quella che ti assomiglia / Paesano, e ho capito in fondo com’è che va / che per quanto insegui il sole tramonta sempre più in là / trasmetto giù con i gatti per tutti come il wimax / Paesano, ho radici piantate dentro ai sassi
(Rit.) Fratello ti racconto come va / Dove le bugie sono verità / Ed ho sempre fretta di scappare / Ma trovo sempre tempo per una birra con il paesano / questo mondo è tutta una bugia / sempre tardi, ho fretta di andar via / Sudo sangue sudore e poesia
(Doro Gjat) Ho capito, hai capito? / Non serve ripetere / a parole scatto foto e la Carnia non dice cheese / è una lingua in cui sorridere è un verbo che non esiste / l’imperativo è insistere e insisto per fare il bis / ci scrivo una sinfonia, uh! / Ragazzi, solo un figlio della roccia fa musica senza età / highlander, sempre, con la ghiaia nel sangue / e nel cuore la mia lingua e la mia gente: paesano
(Dek Ill Ceesa) Così dolce che fa venire il mal di denti / come da bambini / Secondo te perché si dice “mangjâ e murî”? / Io mangio tutta la notte / E dopo muoio durante il giorno / Vado a letto come la luna / E dico a miei buongiorno / Questa cosa è strana, paesano / Porta cose dolci con sé e pochi soldi in mano / E casa mia non mi cadrà in testa quest’anno/ ma ho visto più spesso il benzinaio che mio papà quest’anno
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